QII, cap. LXVIIIt. FRANCIOSINI: Li sdegni de gl’amanti sogliono aver per fine le maledizioni (p. 665).It. GAMBA: Gli sdegni degli amanti sogliono finire in maledizioni (p. 595).It. GIANNINI: Le ire degli innamorati sogliono finire in maledizioni (p. 583).It. CARLESI: Le ire degli innamorati vanno a finire in maledizioni (p. 1160).It. MARONE: Le ire degli innamorati sogliono terminare in maledizioni (p. 646).It. BODINI: Le ire degli amanti sogliono tradursi in maledizioni (p. 1134).It. FALZONE: Le ire degli amanti sogliono andare a finire in maledizioni (p. 886).It. LA GIOIA: La rabbia degli innamorati finisce sempre in maledizioni (p. 970).It. CANALE: Le ire degli amanti si traducono di solito in maledizioni (p. 1927).Le traduzioni sono letterali. Si noti l’adozione da parte dei traduttori di varianti come gli sdegni, le ire o la rabbia per rendere in italiano las iras. La prima variante, "sdegni", è stata utilizzata nelle proprie versioni da Franciosini e Gamba: questa scelta risulta infatti più adatta e inoltre diacronicamente più antica rispetto al termine più comune "rabbia" adottato da La Gioia; l’alternativa stilistica colloquiale adottata da quest’ultimo si discosta dalla traduzione più formale, oltre che letterale, "ire", presente nelle restanti traduzioni elencate (GRADIT 2007). Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre suelen parar: sogliono aver per fine (Franciosini); sogliono finire (Gamba, Giannini); sogliono terminare (Marone); vanno a finire (Carlesi); sogliono andare a finire (Falzone); finisce sempre (La Gioia); sogliono tradursi (Bodini); si traducono di solito (Canale). Si noti come La Gioia traduca liberamente suelen con il rafforzativo "sempre", che ne modifica il significato letterale, e come Carlesi affievolisca il significato di continuità dell’azione veicolato dall’uso del verbo solere. "Sogliono" è inoltre marcato diacronicamente, come nel caso precedente, poiché secondo il GRADIT esso rappresenta la forma più antica rispetto alle altre varianti utilizzate.
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 547.