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Giuseppe Giusti, Proverbi Toscani, edizione di Cristina Martín Amador → Contenido
A

A chi piace il bere, parla sempre di vino, A chi s'ama si crede, A gatto vecchio, sorcio tenerello, A gusto guasto, non è buono alcun pasto, A mezzo gennaio, metti l'operaio, A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio, A molti puzza l'ambra, A Natale, mezzo pane; a Pasqua, mezzo vino, A San Marco, il baco a processione, A San Martino, la sementa del poverino, A' sottili cascan le brache, A usanza nuova non correre, A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata, Acqua passata, non macina più, Ad ogni santo la sua candela, Adulatori e parasiti sono come i pidocchi, Affezione accieca ragione, Agli ulivi, un pazzo da capo e un savio da piè, Agli ulivi, un pazzo sopra e un savio sotto, Al bisogno si conosce l'amico, Albero che non fa frutto, taglia, taglia, Alla corte del Re ognun faccia per sè, All'apparir degli uccelli, non gettar seme in terra, Allegrezza fa bel viso, o fa lustrare la pelle del viso, Allo svogliato, il mèle pare amaro, Ama chi t'ama, e chi non t'ama lascia; Chi t'ama di buon cuore strigni e abbraccia, Ama chi t'ama, e rispondi a chi ti chiama, Ama l'amico tuo col vezzo e col vizio suo, Amami poco, ma continua, Amante non sia chi coraggio non ha, Amici da starnuti, il più che tu ne cavi è un Dio t'aiuti, Amici di buon giorno, son da mettere in forno, Amici di profferta assai si trova, Amici, oro, e vin vecchio son buoni per tutto, Amicizia da bagno, dura pochi dì, Amicizia di grand'uomo e vino di fiasco, la mattina è buono e la sera è guasto, Amicizia riconciliata è una piaga mal saldata, Amico certo, si conosce nell'incerto, Amico di tutti e di nessuno, è tutt'uno, Amico di ventura, molto briga e poco dura, Amico e vino vogliono esser vecchi, Amico vecchio e casa nuova, Amor dà per mercede, gelosia e rotta fede, Amor di ganza, fuoco di paglia, Amor di servitore e vin di fiasco, la mattina è buono e la sera è guasto, Amor male impiegato vien mal rimunerato, Amore è cieco, e vede da lontano, Amore e gelosia nacquero insieme, Amore e signoria non soffron compagnia, Amore e tosse non si nascondono, Amore è una pillola inzuccherata, Amore fa amore, e crudeltà fa tirannia, Amore non conosce misura, Amore non è senza amaro, Amore non si trova al mercato, Amore, sonno e rogna non si nascondono, Anco Adamo mangiò del pomo vietato, Anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese, Anco le civette impaniano, Anco le volpi si pigliano, Andare scalzo e seminar fondo, non arricchì giammai persona al mondo, Animo appassionato non serba pazienza, Animo e cera, vivanda vera, Ara co' buoi, e semina colle vacche, Aspetta il porco alla quercia, Avaro agricoltor non fu mai ricco

B

Bacio di bocca, spesso cuor non tocca, Ben ama, chi non oblia, Bisogna far il minchione per non pagar gabella, Bisogna far lo sciocco per non pagar il sale, Buona amistà è un altro parentà, Buona quella lima che doma il ferro senza strepito, Buone parole e cattivi fatti, ingannano savi e matti

C

Calamità scuopre amistà, Calcio di stallone non fa male alla cavalla, Casa di terra, caval d'erba, amico di bocca, non vagliono il piede d'una mosca, Casa fatta e terra sfatta, Casa fatta e vigna posta, mai si paga quanto costa, Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa, Casa fatta, possession disfatta, Cavol riscaldato e garzon ritornato, non fu mai buono, Cento scrivani non guardano un fattore, e cento fattori non guardano un contadino, Chi a molti dà terrore, di molti abbia timore, Chi affitta il suo podere al vicino, aspetti danno o lite o mal mattino, Chi affitta, sconficca, Chi affitta, sfitta, Chi alluoga, accatta, Chi ama crede, Chi ama il forestiero, in capo al mese Monta a cavallo, e se ne va al paese, Chi ama, il ver non vede, Chi ama me, ama il mio cane, Chi ama, teme, Chi ama tutti non ama nessuno, Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane, Chi ara il campo innanzi la vernata, avanza di ricolta la brigata, Chi ara l'uliveto addimanda il frutto, Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente, Chi assai desidera, assidera, Chi assai pone e non custode, assai tribola e poco gode, Chi attende a vendicare ogni sua onta, o cade d'alto stato o non vi monta, Chi bene e mal non può soffrire, a grande onor non può venire, Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno, Chi cerca fare impiastro, sa dove lo vuol porre, Chi ci loda si dee fuggire, e chi c'ingiuria si dee soffrire, Chi disse piano, disse tanto piano, che non ne toccò a tutti, Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo, Chi è diverso nell'oprare, non può molto amico stare, Chi è gran nemico, è anche grande amico, Chi è in alto, non pensa mai al cadere, Chi è misero o mendico, provi tutti e poi l'amico, Chi è più alto, è il bersaglio di tutti, Chi fa le fave senza concio, le raccoglie senza baccelli, Chi fa temere ogni uomo, teme ogni cosa, Chi fa una trappola, ne sa tender cento, Chi gode un tratto, non stenta sempre, Chi ha a dar, domanda, Chi ha accordato l'oste, può andare a dormire, Chi ha bachi, non dorma, Chi ha bocca vuol mangiare, Chi ha buona cantina in casa non va pel vino all'osteria, Chi ha del pan da tirar via, tenga l'opre e non ci stia, Chi ha fatta la roba, può far la persona, Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco, Chi ha l'amor nel petto, ha lo spron ne' fianchi, Chi ha prete o parente in corte, fontana gli risurge, Chi ha quattrini da buttar via, tenga l'opre e non ci stia, Chi ha rubato la vacca può rubare il vitello, Chi ha un buon orto, ha un buon porco, Chi ha vigna, ha tigna, Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla, Chi ha zolle, stia con le zolle, Chi in corte è destinato, se non muor santo, muor disperato, Chi lavora di settembre, fa bel solco e poco rende, Chi lavora e non custode, assai tribola e poco gode, Chi lavora la terra colle vacche, va al mulino colla pulledra, Chi lavora la terra colle vacche, va al mulino colle somare, Chi lecca i piatti, deve leccare in terra, Chi lo beve, non lo mangia, Chi lo letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene, Chi loda per interesse, vorrebbe esser fratello del lodato, Chi manca a un sol amico, molti ne perde, Chi maneggia il mèle, si lecca le dita, Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede, Chi non ama, non ha cuore, Chi non arde, non incende, Chi non consuma, non rinnuova, Chi non fugge, strugge, Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio nè in mano, Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto, Chi non inganna, non guadagna, Chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco, Chi non mangia ha del mangiato, Chi non piglia l'amante al laccio, resta in casa a guardare il catenaccio, Chi non può dare all'asino, dà al basto, Chi non può, sempre vuole, Chi non sa comprare, compri giovane, Chi non sa fingere, non sa regnare, Chi non sa fingersi amico, non sa essere nemico, Chi non semina, non ricoglie, Chi offende l'amico, non la risparmia al fratello, Chi perde la roba perde molto, ma chi perde il cuore perde tutto, Chi più arde, più splende, Chi più vuole, meno adopera, Chi pon cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride, Chi prima nasce, prima pasce, Chi ride e canta, suo male spaventa, Chi se ne piglia, muore, Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha nè pan nè vino, Chi semina con l'acqua, raccoglie col paniere, Chi semina e non custode, assai tribola e poco gode, Chi semina fave, pispola grano, Chi semina in arrompone, raccoglie in brontolone, Chi semina in rompone, raccoglie in brontolone, Chi semina nella polvere, faccia i granai di rovere, Chi sempre beve non ha mai troppa sete, Chi serve in corte, muore allo spedale, Chi servo si fa, servi aspetta, Chi si volsero bene, non si volsero mai male, Chi signoreggia, brameggia, Chi soffre per amor, non sente pene, Chi sta fermo in casi avversi, buon amico può tenersi, Chi t'accarezza più di quel che suole, o t'ha ingannato o ingannar ti vuole, Chi ti loda in presenza, ti biasima in assenza, Chi tiene il piede in due staffe, spesso si trova fuora, Chi troppo frena gli occhi, vuol dire che gli sono scappati, Chi troppo in alto sal, cade repente precipitevolissimevolmente, Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto, Chi troppo sale dà maggior percossa, Chi va in gogna, non fa il servizio volentieri, Chi va per uccellar resta impaniato, Chi vanga non l'inganna, Chi vive in corte, muore in paglia, Chi vuol bene a madonna vuol bene a messere, Chi vuol essere amato convien che ami, Chi vuol l'amor celato lo tenga bestemmiato, Chi vuol lavoro degno, assai ferro e poco legno, Chi vuol tutte l'ulive non ha tutto l'olio, Chi vuol vin dolce, non imbotti agresto, Chi vuol vivere e star bene, pigli il mondo come viene, Chi vuole amici assai, ne provi pochi, Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto, Chi vuole il buon bacato, per San Marco o posto o nato, Chi vuole ingannare il suo vicino, ponga l'ulivo grosso e il fico piccolino, Chi vuole tutta l'uva non ha buon vino, Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio, Chi vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo, Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio, Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga un solo, Cicisbei e ganzerini fan la vita de' facchini, Cicisbei e ganzerini fanno vita da facchini, Ciò che s'usa, non fa scusa, Cogli amici non bisogna andar co' se in capo, Colombo pasciuto, ciliegia amara, Con arte e con inganno, si vive mezzo l'anno; con inganno e con arte, si vive l'altra parte, Con la disperazione degli innamorati mai non la volse Orlando, Con la voglia, cresce la doglia, Con la volpe convien volpeggiare, Con traditori nè pace nè tregua, Con un par di polli, si compra un podere, Consiglio di volpi, tribolo di galline, Consuetudine è una seconda natura, Contro amore non è consiglio, Conversazione in giovinezza, fraternità in vecchiezza, Corte e morte, e morte e corte, fu tutt'una, Cosa per forza non vale scorza, Cosa rara, cosa cara, Crudeltà consuma amore

D

Dà buone parole e friggi, Da chi ti dona, guardati, Da San Gallo (16 ottobre), ara il monte e semina la valle, Dagli effetti, si conoscono gli affetti, Dei gusti, non se ne disputa, Del fitto non ne beccan le passere, Delle pene d'amore, si tribola e non si more, Detto d'amore disarma rigore, Di buone armi è armato, chi da buona donna è amato, Di settembre e d'agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto, Dice il porco, dammi dammi, nè mi contar mesi nè anni, Dio ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia, Dove è abbondanza di legne, ivi è carestia di biade, Dove è stato il fuoco, ci sa sempre di bruciaticcio, Dove la voglia è pronta, le gambe son leggiere, Dove manca l'inganno, ivi finisce il danno, Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe, Dove non va acqua ci vuol la zappa, Dove passa il campano nasce il grano, Dove regna amore, non si conosce errore, Dove son corna, son quattrini

E

È bene aver degli amici per tutto, È difficile condurre il can vecchio a mano, È lieve astuzia ingannar gelosia, Che tutto crede quand'è in frenesia, È male amico chi a sè è nemico, È meglio ammazzare uno che mettere una cattiva usanza, È meglio ardere una città che mettere una cattiva usanza, È meglio dare e pentire, che tenere e patire, È meglio errar con molti ch'esser savio solo, È meglio imbattersi che andare apposta, È meglio imbattersi che cercarsi apposta, È meglio prendere che esser presi, È meglio un beccafico che una cornacchia, È meglio viver piccolo che morir grande, E si può fare il male a forza, ma non il bene, E si può fare il male a forza ma non il bene, È un cattivo andare contro la corrente, Egli (Amore) unisce per dar maggior martoro, Esempi e beneficj fanno gli amici, È un cattivo andare contro il vento

F

Faccia chi può, prima che il tempo mute; che tutte le lasciate sono perdute, Fammi fattore un anno, se sarò povero, mio danno, Fammi povera, ti farò ricco, Fatta la roba, facciam la persona, Fattore, fatto re, Fattore nuovo, tre dì buono, Figlio di fava e babbo di lino, Formento, fava e fieno non si volsero mai bene, Frenesia, gelosia, eresia, Mai son sanate per alcuna via, Fumo, fiore e corte, è tutt'uno, Furbo, vuol dir minchione

G

Gallinetta che va per cà, o la becca o l'ha beccà: se la non becca a desco, l'ha mangiato di fresco, Gatto che non è goloso, non piglia mai sorcio, Gelosia viene per impotenza, per opinione e per esperienza, Gente allegra Iddio l'aiuta, Gente assai, fanno assai, ma mangian troppo, Giugno, la falce in pugno; se non è in pugno bene, luglio ne viene, Gli amici e gli avvisi aiutano fare le faccende, Gli amici hanno la borsa legata con un filo di ragnatelo, Gli amici son buoni in ogni piazza, Godiamo, chè stentar non manca mai, Gola degli adulatori, sepolcro aperto, Gran fecondità non viene a maturità, Gran pesto fa buon cesto, Grande amicizia genera grand'odio, Grattugia con grattugia non guadagna, Grave cura non ti punga, e sarà tua vita lunga, Guadagno sotto il tetto, guadagno benedetto, Gusto guasto è come vin da fiasco, Gusto pazzo amor guasto

I

I cortigiani hanno solate le scarpe di buccie di cocomero, I favori delle corti sono come sereni d'inverno e nuvoli di state, I gran personaggi o non hanno figliuoli o non son saggi, I panioni fermano, ma le civette chiamano, I pastori per rubare le pecore si mettono nome lupi, I primi amori sono i migliori, Il bue mangia il fieno perchè si ricorda che è stato erba, Il buon lavoratore rompe il cattivo annuale, Il campanile non migliora la cornacchia, Il consiglio del traditore è come la semplicità della volpe, Il cortigiano è la seconda specie de' ribaldi, Il cuore ha le sue ragioni e non intende ragione, Il curioso raccoglie frutto, Il Diavolo dove non può mettere il capo vi mette la coda, Il Diavolo è sottile, e fila grosso, Il diavolo può tentare, ma non precipitare, Il gran rado non fa vergogna all'aia, Il gran signor non ode, Se non adulazion, menzogna e frode, Il guadagno si fa il giorno della compra, Il magnano tanto salta con le bolge quanto senza, Il mal del traditore ne va col pelo, Il miglio mantiene la fame in casa, Il mondo è di chi lo sa canzonare, Il pan di casa stufa, Il piangere puzza a' morti e fa male a' vivi, Il porco sogna ghiande, Il potestà nuovo manda via il vecchio, Il riso fa buon sangue, Il riso fa cuore, Il vecchio pianta la vigna, e il giovine la vendemmia, Il vino che si pasteggia non imbriaca, Il vino di casa non imbriaca, Il vino nel sasso, ed il popone nel terren grasso, In campo stracco, di grano nasce loglio, In casa de' ladri non ci si ruba, In casa de' sonatori non ci si balla, In pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino

L

La biscia morde il ciarlatano, La biscia si rivolta al ciarlatano, La carne della lodola piace ad ognuno, La catena non teme il fumo, La lingua batte dove il dente duole, La lingua unge e il dente punge, La lode giova al savio e nuoce al matto, La lontananza ogni gran piaga sana, La musica ne' dissimili, e l'amicizia ne' simili, La prima oliva è oro, la seconda argento, la terza non val niente, La prima scodella piace a tutti, La rana avvezza nel pantano, se ell'è al monte torna al piano, La roba non è di chi la fa, ma di chi la gode, La saggina ha la vita lunga, La segale nella polverina e il grano nella pantanina, La segale o il segalato fece morir di fame la comare, La vanga ha la punta d'oro, La vipera morde il ciarlatano, La vipera si rivolta al ciarlatano, La vita dell'adulatore poco tempo sta in fiore, La volontà è tutto, La volpe in vicinato non fa mai danno, L'acqua fa l'orto, L'allegria è il primo rimedio della scuola salernitana, L'amicizia si dee sdrucire, non istracciare, L'amicizie si fanno in prigione, L'amico accenna e non balestra, L'amico dev'essere come il denaro, L'amico non è conosciuto finchè non è perduto, L'amore è principio del bene e del male, L'amore, l'inganno e il bisogno insegnano la rettorica, L'astuto cerca il balordo, Lavora o abborraccia, ma semina finchè non diaccia, Lavoratore buono, d'un podere ne fa due; cattivo, ne fa un mezzo, Le amicizie devono essere immortali, e le inimicizie mortali, Le belle cose piacciono a tutti, Le bestie vecchie muoiono nella stalla de' contadini minchioni, Le cose rare son le più care, Le cose vanno fatte quando se ne sente il bisogno, Le fave nel motaccio, e il gran nel polveraccio, Leva da capo e poni da piè, L'ingannato è chi inganna, L'inganno va a casa dell'ingannatore, L'innamorato vuol esser solo, savio, sollecito e segreto, Loda il monte e tienti al piano, L'onore va dietro a chi lo fugge, Lontan dagli occhi, lontan dal cuore, L'oro s'affina al fuoco e l'amico nelle sventure, L'orso sogna pere, L'orzòla, dopo due mesi va e ricôla, L'uomo è fuoco e la donna è stoppa; vien poi il diavolo e gliel'accocca, L'uso diventa natura, L'uso fa legge, L'uso serve di tetto a molti abusi, L'uso vince natura

M

Mal si balla bene se dal cor non viene, Malinconia non paga debito, Meglio errar con molti che da sè stesso, Molta terra, terra poca; poca terra, terra molta

N

Nè amico riconciliato, nè pietanza due volte cucinata, Ne' pericoli si vede chi d'amico ha vera fede, Nella guerra d'amor vince chi fugge, Nelle corti, la carità è tutta estinta, Nè si trova amicizia se non finta, Nelle stracce e negli straccioni s'allevano di gran baroni, Nessuna maraviglia dura più di tre giorni, Non c'è migliore specchio dell'amico vecchio, Non dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda, Non è bello quel ch'è bello, ma è bello quel che piace, Non è il più bel mestiere, che non aver pensiere, Non è più bell'amor che la vicina, La si vede da sera e da mattina, Non è traditore senza sospetto, Non mi dare e non mi tòrre; non mi toccar quando son molle, Non riposa colui che ha carco d'altrui, Non s'ara come s'erpica, Non s'ha se non quello che si gode, Non si fa mantello per un'acqua sola, Non v'è la peggio stretta di quella della falce, Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, nè domenica senza sapore

O

O molle o asciutto, per San Luca semina, Occhio con occhio fa mal riscontro, Ogni disuguaglianza amore agguaglia, Ogni granchio ha la sua luna, Ogni lasciata è persa, Ogni muta, una caduta, Ogni volta che uno ride, leva un chiodo alla bara, Ognuno vorrebbe il mestolo in mano

P

Palla in bocca e fiasca in mano, Para via malinconia, quel c'ha da essere convien che sia, Pari con pari bene sta e dura, Paura de' birri, desio di regnare; fanno impazzare, Pazzo e colui, che strazia sè per dar sollazzo altrui, Penitenza senza frutto, epiteto della corte, Pensiero non pagò mai debito, Per arricchire bisogna invitire, Per conoscere un furbo ci vuole un furbo e mezzo, Per fare una cosa bene, bisogna esser tagliati a buona luna, Per forza si fa l'aceto, Per San Tomè, piglia il porco per lo piè, Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa; se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare, Più da noi è bramato, chè più ci vien negato, Più vale il cuore che il sangue, Placato il cane, facile è rubare, Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane, Poco mosto, vil d'agosto, Poco vino, vendi al tino; assai mosto, serba a agosto, Poni i porri e sega il fieno, a qualcosa la chiapperemo, Presto per natura, e tardi per ventura, Prima di scegliere l'amico bisogna averci mangiato il sale sett'anni

Q

Quando canta il cucco v'è da far per tutto; o cantare o non cantare, per tutto c'è da fare, Quando canta il firinguello, buono o cattivo, tienti a quello, Quando canta il ghirlindò, chi ha cattivo padron mutar lo può, Quando canta il merlo, chi ha padron si attenga a quello, Quando canta l'assiolo, contadin, semina il fagiolo, Quando c'è la volontà, c'è tutto, Quando il grano è ne' campi, è di tutti quanti, Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi, Quando il grano è su' granai non se ne può aver senza denai, Quando il grano ricasca, il contadino si rizza, Quando la volpe predica, guardatevi, galline, Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollajo, Quattrin sotto il tetto, quattrin benedetto, Quel che è fatto è reso

R

Ramo corto, vendemmia lunga, Rana di padule sempre si salva, Rivoltami, che mi vedrai, Rovo, in buona terra covo

S

San Luca, cava la rapa e metti la zucca, Scrofa magra, ghiande s'insogna, Sdegno cresce amore, Sdegno d'amante poco dura, Sdegno e vergogna son pien d'ardire, Se ari male, peggio mieterai, Se d'aprile a potar vai, contadino, molt'acqua beverai e poco vino, Se il tuo gatto è ladro non lo cacciar di casa, Se occhio non mira, cuor non sospira, Se se n'avvede me l'abbo, se non se n'avvede me la gabbo, Se tu vuoi della vite trionfare, non gli tòrre e non gli dare, e più di due volte non la legare, Se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina, Se vuoi condurre un uomo a imbarbogire, fallo ingelosire, Se vuoi la buona rapa, per Santa Maria sia nata, Senza Cerere e Bacco è amor debole e fiacco, Serva tornata non fu mai buona, Si batte la sella per non battere il cavallo, Signor di maggio dura poco, Sottil filo cuce bene, Sotto la bianca cenere, sta la brace ardente, Sotto la scuffia spesso è tigna ascosa, Sta meglio il grano al campo, che al mulino, Sulla gioventù non si fece mai male

T

Tal ti fa il bellin bellino che ti mangerebbe il core, Tal ti ride in bocca che dietro te l'accocca, Tante tramute, tante cadute, Tanto è morir di male, quanto d'amore, Tanto sa altri quanto altri, Tempo e fantasia si varia spesso, Terra bianca, tosto stanca, Terra coltivata, ricolta sperata, Terra magra fa buon frutto, Terra nera, buon grano mena, Tra corsale e corsale non si guadagna se non barili vuoti, Tra furbo e furbo mai non si camuffa, Tra mal d'occhio e l'acqua cotta, al padron non gliene tocca, Tradimento piace assai, traditor non piacque mai, Tre cose vuole il campo, buon lavoratore, buon seme e buon tempo, Tutte le bocche son sorelle, Tutte le bocche son sorelle da quella del lupo in fuori, Tutte le volpi alla fine si riveggono in pellicceria

U

Un carro di fastidi non paga un quattrin di debito, Un diavolo conosce l'altro, Un diavolo gastiga l'altro, Un nemico è troppo, e cento amici non bastano, Una voglia non fu mai cara

V

Va in piazza, vedi e odi; torna a casa, bevi e godi, Val più un amico che cento parenti, Vanga e zappa non vuol digiuno, Vanga piatta poco attacca; vanga ritta, terra ricca; vanga sotto, ricca al doppio, V'è chi bacia tal mano che vorrebbe veder mozza, Vedere e non toccare, è un bello spasimare, Vigna al nugolo fa debol vino

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