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Emma Prestia, Traduzioni italiane dei refranes del Don Chisciotte
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1. Vale más buena esperanza que ruin posesión, y buena queja que mala paga
QII, cap. VII
It. FRANCIOSINI: Vale più una buona speranza, che un cattivo possesso, e più un buon lamento, che una mala paga (p. 62).
It. GAMBA: Più vale una buona speranza che un cattivo possesso, e più un buon avere che una mala paga (p. 66).
It. GIANNINI: Chi lascia il poco per aver l’assai, né l’un né l’altro averà mai, meglio un po’ scontento per aver mal pagamento (p. 64).
It. CARLESI: Chi lascia il poco per aver l’assai, si ritrova sovente in mezzo a’ guai, e chi troppo vuole, niente ha (p. 645).
It. MARONE: Vale più una buona speranza che una meschina realtà, più una buona preghiera che una mala paga (p. 73).
It. BODINI: Una speranza val più d’un meschino possesso, e una buona causa più di una cattiva paga (p. 643).
It. FALZONE: Vale più una buona speranza che un cattivo possesso, e meglio un buon lamento che un cattivo pagamento (p. 503).
It. LA GIOIA: Una buona aspettativa vale più di un misero possesso, e un giusto reclamo più di una cattiva paga (p. 537).
It. CANALE: È meglio una speranza fondata che una cassa sfondata e più una buona lagnanza che una cattiva paga (p. 1067).
I traduttori hanno reso in italiano letteralmente il refrán, mantenendo la posizione degli elementi all’interno della bipartizione del sintagma, ad esclusione di Carlesi, Giannini e Canale che inseriscono nel testo una differente espressione proverbiale. I primi due introducono le medesime parole nella prima parte dell’aforismo, ma non nella seconda, e in generale non conservano il concetto espresso nel testo spagnolo di riferimento; Canale invece rielabora l’enunciato spagnolo in questione mantenendo in gran parte il significato originale ma avvalendosi di una maggiore libertà di scelta lessicale. La posizione iniziale e quindi di focus occupata dal verbo non viene conservata da tutti; si vedano come esempio le traduzioni di La Gioia e di Bodini che preferiscono mettere a inizio frase il soggetto, in accordo con le regole della grammatica italiana, concedendogli così maggior rilevanza. Franciosini, Gamba e Marone riportano letteralmente nella loro edizione "mala paga", mentre Falzone, La Gioia, Bodini e Canale adottano "cattivo pagamento" e "cattiva paga", considerandoli più corretti in italiano. Si noti infine come nelle edizioni italiane ogni autore abbia seguito le regole della grammatica italiana inserendo davanti ai sostantivi l’articolo, assente nel testo e nel costrutto tipico spagnolo. Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre ruin posesión: cattivo possesso (Franciosini, Gamba, Falzone); meschina realtà (Marone); misero possesso (La Gioia); meschino possesso (Bodini). Varianti per buena queja: buon lamento (Franciosini, Falzone); buon avere (Gamba); buona preghiera (Marone); giusto reclamo (La Gioia); buona causa (Bodini); buona lagnanza (Canale). Questo refrán è anche presente nel Refranero general español di Sbarbi alla p. 229.
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 88.
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