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Emma Prestia, Traduzioni italiane dei refranes del Don Chisciotte
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1. En los casos de amor no hay ninguno que con más facilidad se cumpla que aquel que tiene de su parte el deseo de la dama
QI, cap. LI
It. FRANCIOSINI: Ne’ casi d’amore, non se ne trov’alcuno, che più facilmente s’adempisca, che quello, che ha dalla sua il desiderio della dama (p. 663).
It. GAMBA: Nelle galanterie non ve n’ha alcuna che più facilmente si compia di quella in cui la donna è d’accordo (p. 563).
It. GIANNINI: Negli amorosi casi nessun desiderio si compie meglio di quello che ha dalla sua la propensione della dama (p. 546).
It. CARLESI: Nelle avventure d’amore, quando la donna vuole, si va in fondo prima e meglio che in qualsiasi altro caso (p. 564).
It. MARONE: Nelle cose d’amore non ce n’è alcuna che si svolga con maggiore felicità di quelle che sono secondate dal desiderio della dama (p. 705).
It. BODINI: Tra le vicende d’amore non ve n’è nessuna che abbia più facile realizzazione di quella in cui si ha dalla propria la volontà della donna (p. 563).
It. FALZONE: Nelle vicende d’amore non c’è nessuna che abbia più pronta effettuazione di quella che è aiutata dalla volontà della donna (p. 441).
It. LA GIOIA: Le cose d’amore vanno alla svelta quando sono le donne a volerle (p. 468).
It. CANALE: In amore nulla si compie più facilmente di quanto risponde al desiderio della dama (p. 929).
Anche in questo caso le traduzioni sono per lo più letterali, ad esclusione di Carlesi, di La Gioia e di Canale che sintetizzano il refrán e modificano l’ordine originario degli elementi all’interno del sintagma di partenza. Carlesi, ad esempio, disloca a sinistra la volontà della donna, non mantenendo la posizione finale presente nel testo di partenza. Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre en los casos de amor: nei casi d’amore/negli amorosi casi (Franciosini, Giannini); nelle galanterie (Gamba); nelle cose d’amore (Marone, La Gioia); nelle avventure d’amore (Carlesi); nelle/tra le vicende d’amore (Falzone, Bodini);in amore (Canale). "Galanterie", secondo il GRADIT, è un sostantivo che fa parte del lessico di basso uso e inoltre risulta diacronicamente più antico rispetto alle altre varianti che optano per "casi/avventure/vicende", sostantivi appartenenti al lessico fondamentale dei parlanti. Varianti per se cumpla: s’adempisca (Franciosini); si compia/e (Gamba, Giannini, Canale); si svolga (Marone); si va in fondo (Carlesi); che abbia più pronta effettuazione (Falzone); vanno alla svelta (La Gioia); che abbia più facile realizzazione (Bodini). S’adempisca, si compia e si svolga sono traduzioni fedeli; nelle altre traduzioni, gli autori ricorrono a perifrasi più complesse per intensificare il significato del verbo e aggiungere un’impronta soggettiva alla propria versione.Inoltre, consultando il GRADIT è emerso che "effettuazione" e "realizzazione" sono sostantivi di recente introduzione nel lessico della lingua italiana e vengono impiegati soprattutto in un linguaggio di tipo burocratico; le varianti di Carlesi, "si va in fondo", e di La Gioia, "vanno alla svelta", sono caratterizzate da un registro colloquiale.Infine "dama", adottato da Franciosini, Giannini, Marone e Canale, risulta un termine ormai obsoleto, ed è sostituito da tutti gli altri traduttori con quello più comune, "donna".
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 593.
2. Enfrena la lengua; considera y rumia las palabras antes que te salgan de la boca
QII, cap. XXXI
It. FRANCIOSINI: Raffrena la lingua e rumina ben le parole innanzi, che t’eschino di bocca (p. 307).
It. GAMBA: Raffrena la tua lingua, considera e rumina bene le parole prima che ti escano di bocca (p. 289).
It. GIANNINI: Tieni a freno la lingua; medita e rimurgina le parole prima che t’escan di bocca (pp. 273-274).
It. CARLESI: Frena la lingua, pesa e rumina le parole prima che ti escan dalla bocca (p. 854).
It. MARONE: Frena la lingua, studia e rumina le parole prima che ti escano dalla bocca (p. 299).
It. BODINI: Tieni a freno la lingua; considera bene e rumina le parole prima che ti escano di bocca (p. 841).
It. FALZONE: Tieni a freno la lingua; rifletti e medita sulle parole prima che ti escano di bocca (p. 658).
It. LA GIOIA: Frena la lingua, pesa e rimastica le parole prima che ti escano di bocca (p. 713).
It. CANALE: Frena la lingua, considera e rumina le parole, prima di lasciarle uscire dalla bocca (p. 1413).
Le traduzioni risultano fedeli all’originale cervantino, mantenendone struttura e ordine degli elementi. Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre il verbo enfrena: raffrena (Franciosini, Gamba); tieni a freno (Falzone, Bodini, Giannini); frena (Marone, Carlesi, La Gioia, Canale). Varianti per considera y rumia: rumina (Franciosini)considera e rumina (Gamba, Canale)studia e rumina (Marone); pesa e rumina (Carlesi); rifletti e medita (Falzone); medita e rimugina (Giannini); pesa e rimastica (La Gioia); considera bene e rumina (Bodini). "Ruminare" è usato in senso figurativo col significato di ‘meditare a lungo’ (GRADIT 2007).
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 277.
3. Entre el sí y el no de la mujer no me atrevería yo a poner una punta de alfiler, porque no cabría
QII, cap. XIX
It. FRANCIOSINI: Trà il sì, & il nò d’una donna, non m’arrisicherei a porre in mezzo una punta di spilletto, perche non vi capiria (p. 183).
It. GAMBA: Fra ’l sì e ’l no di una donna non mi arrischierei di mettere una punta di ago perché non ci capirebbe (p. 171).
It. GIANNINI: Tra il sì e il no d’una donna io non m’arrischierei a mettere la punta d’uno spillo, perché non c’entrerebbe (p. 162).
It. CARLESI: Fra il sì e il no d’una donna io non m’arrischierei a metter la punta d’un ago, perché non c’entrerebbe (p. 749).
It. MARONE: Fra il sì e il no della donna non oserei io mettere la punta di una spilla perché non c’entrerebbe (p. 186).
It. BODINI: Fra il sì e il no di una donna, non m’azzarderei a mettere la punta d’uno spillo, perché non c’entrerebbe (p. 742).
It. FALZONE: Tra il sì e il no di una donna io non mi azzarderei a mettere la punta di uno spillo, perché non c’entrerebbe (p. 581).
It. LA GIOIA: Tra il sì e il no della ragazza non oserei mettere uno spillo, sicuro come sono che non c’entrerebbe (p. 624).
It. CANALE: Tra il sì e il no di una donna non oserei metterci la punta di uno spillo, perché non ci entrerebbe (p. 1243).
Le traduzioni sono letterali e tutti i traduttori scelgono di utilizzare la prima persona del verbo poner senza ricorrere all’uso del verbo impersonale come nella costruzione spagnola. Si noti l’alternanza di spilletto, ago, spilla e spillo per tradurre alfiler. Le lezioni adottate da Franciosini e da Gamba, "capiria/capirebbe" col senso di ‘essere contenuto’ risultano ormai obsolete, o tipiche dei regionalismi dell’Italia meridionale secondo il GRADIT. Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre no me atrevería: non m’arrischierei a (Franciosini, Carlesi, Giannini); non mi arrischierei di (Gamba); non oserei (Marone, La Gioia, Canale); non mi azzarderei a (Falzone, Bodini). Questo refrán è anche presente nel Refranero general español di Sbarbi alla p. 250.
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 181.
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